Archivi del giorno: 17 dicembre 2005

La partita dell’Acireale

PerugiaAcireale 2-1
 
 
 
SCIPPATI!!!
 
 
 
Perugia in gol al 95°- Si interrompe la serie positiva dell’Acireale che non perdeva da 12 turni.
Mercoledì al Tupparello ospite il Grosseto.
 

Si ferma a 12 il conto della serie utile dei granata, alla faccia di chi ancora crede che il 13 porti fortuna…. Diciamo subito che il risultato di pareggio era più che giusto, tenendo conto che sull’1-1 l’Acireale, secondo le cronache, poteva capovolgere magnificamente il risultato.

La partita è stata subito sfigata con Facci che, sul finire del primo tempo, anticipava Cellini (ragazzo di sicuro talento ma forse i timori erano eccessivi!) e ….Cordaz. Da non credere, un autogol come da tempo non ne vedevo, alla "Mai dire gol" , purtroppo.
Nel secondo tempo c’è stato subito un Acireale voglioso di giungere al pareggio, raggiunto con un bel gol di Luis Alfageme, che dalla destra entrava in area, lasciava alla sua sinistra il numero 1 umbro e la metteva nel sacco sotto gli occhi dei cento supporters granata, orgogliosamente presenti sulle fredde tribune del R. Curi.
Per l’occasione, il presidente Di Grazia con il suo vice Leonardi, presenziavano nello stesso settore degli ultras:bel gesto, che ce ne fossero altri, ma in giorni migliori… Partita che sembra incalanarsi sull’1-1 che, come detto, rispecchiava meglio l’evolversi dell’incontro.
Ma quando tutti pensavamo al Grosseto, ecco la maledetta doccia fredda, come se non bastassero già i 2 gradi che incombevano sull’impianto perugino. Dalla sinistra partiva un cross in aria che trovava Mandorlini, colpevolmente solo, che di testa batteva il nostro giovane portierone. Era, quindi, inutile ogni altro tentativo, dato che si trattava del 94°.
L’arbitro aveva, esageratamente, optato per 5 minuti di recupero che oramai stanno quasi per diventare standard, come se è regola che le partite (nostre) dovessero durare SEMPRE 300 secondi in più, per una partita (quella di domenica) che non ha presentato grosse perdite di tempo. Mah!

Veniamo al dunque: l’Acireale, secondo me, soffre molto in quei minuti finali quando c’è un risultato da difendere. Con il Frosinone, prima del pareggio finale, i ciociari erano già entrati in aria 1 minuto prima, facendo le prove al gol. L’ex
Bus(c)etta sosteneva che in quei ultimi minuti la palla la doveva vedere l’assessore in tribuna: sarò all’antica ma è così anche secondo me. Il gioco si spezza e gli avversari perdono la pazienza e la volontà di ritornare in avanti. Questo (oltre al risultato) è il mio grosso rammarico. Potevamo avere 3 punti in più ed essere decisamente fuori dalla zona calda, almeno per un Natale sereno.

Pazienza, si cambia pagina.

D’altro canto, bisogna pur sempre ricordare, che L’Acireale prima o poi avrebbe finito la striscia positiva (certo, brucia come è successo) e non è detto che adesso si pensi maggiormente a fare punti. Spero che si sia spezzato l’incantesimo in meglio. Non c’è bisogno di fare calcoli:meglio perdere ieri e vincere mercoledì, che pareggiarne altre due solo per poter poi dire che la striscia si sarebbe allungata a 14. Non ce ne frega nulla di questi record. I pareggi, se di fila, non assicurano nulla (infatti siamo ricaduti negli ultimi 5)!Vogliamo un Acireale che lotti per i 3 punti, sempre e comunque; qualche sconfitta si accetta, purchè arrivino anche le vittorie (vedi il Gela).

Chi può, vada allo stadio mercoledì!

 Il Grosseto è squadra da rispettare, ma sicuramente sarà una compagine che farà giocare, d’altronde è la sua classifica a chiederglielo. Chissà se, per una volta, vinceremo immeritatamente….

 

da casa sua Emanuele A. 

 
 
 
 
Riportiamo anche l’articolo del sito www.c1siamo.com sulla partita:
cosiderando che il cronosta è di Perugia…è tutto dire!!! 
 

Il Perugia affronta l’Acireale nell’ultima partita casalinga del girone di andata, gli umbri scendono in campo con una formazione ampiamente rimaneggiata a causa delle squalifiche e degli infortuni, l’undici titolare è infatti composto da numerosi giovani trai quali Guadalupi, Goretti e Bevilacqua. Gli Acesi, imbattuti da dodici partite, si presentano al Renato Curi schierando la squadra tipo disposta secondo un 4-4-2 speculare a quello degli avversari.

Il match ha inizio e al 6’ è il Perugia ad aprire le danze, con Cellini che calcia di poco a lato e Cordaz che lascia sfilare. La partita non è spettacolare, le due squadre si affrontano senza creare azioni di una certa pericolosità, il gioco ristagna a centrocampo, con il Perugia in vantaggio per quello che concerne il possesso palla. Il match prosegue senza regalare emozioni agli spettatori fino al 28’, quando Facci, tentando di liberare in calcio d’angolo un pallone a campanile proveniente dalle retrovie, con un colpo di testa beffa il proprio portiere, provocando il più classico e clamoroso degli autogol.

La partita riprende ma il tema dell’incontro rimane lo stesso, gioco intasato sulla linea mediana, poche occasioni e ancor meno spettacolo.

L’Acireale tenta una flebile reazione soltanto attraverso un paio di calci piazzati sui quali Pinzan fa buona guardia. Al 43’ ancora su calcio di punizione, si presenta un’altra occasione da gol, questa volta è per il Perugia però: Bevilacqua, con un bel sinistro dal limite, impegna seriamente Cordaz, costringendolo al corner. Non succede nient’altro da qui al termine del primo tempo, con l’arbitro Lena che al termine dei due minuti di recupero decretati, manda tutti negli spogliatoi.

 La seconda frazione di gioco ha inizio, il Perugia rientra confermando gli undici del primo tempo, l’Acireale sostituisce lo sfortunato Facci inserendo Orefice. Dopo soli due minuti i biancorossi protestano animatamente per un presunto fallo di mani all’interno dell’area acese, l’arbitro però lascia correre.

All’8’ l’Acireale si fa sotto, la difesa umbra sbaglia il fuorigioco e sull’unica vera occasione concessa, il Perugia subisce il gol del pareggio. E’ Alfageme a firmare la rete dopo un pregevole spunto personale che lo ha portato a eludere il portiere avversario Pinzan e a depositare in gol da posizione defilata.

Con il punteggio nuovamente in parità si riscaldano gli animi in campo, il tecnico del Perugia Patania manda in campo un altro giovane attaccante, Campagnacci, al posto di Goretti. E’ proprio uno spunto del nuovo entrato che costringe al 14’ ad un intervento da giallo il numero 6 dell’Acireale, Farina. Tra il 16’ e il 22’ gli allenatori decidono per una sostituzione a testa: entra Zagaglioni per Boisfer nelle file degli umbri, mentre Miftah prende il posto del goleador di giornata Alfageme.

La partita si addormenta nuovamente, non succede praticamente nulla, tra il 25’ e il 30’ si vedono soltanto due conclusioni, una per squadra: un colpo di testa che non inquadra lo specchio della porta da parte di Mandorlini e un tiro veramente pretenzioso da parte dell’acese Miftah che tenta di sorprendere Pinzan con un tiro da centrocampo che termina a distanza abissale dalla porta. Al 30’ viene ammonito Zagaglioni, mentre al 35’ tra le fila dell’Acireale viene effettuata la terza sostituzione: entra Nieto al posto di Giglio. Si arriva senza particolari emozioni fino al 45’, quando Campagnacci spreca per i grifoni una ghiotta occasione calciando malamente dal limite, con il pallone che esce di parecchio. L’arbitro decreta 4 minuti di recupero, il risultato sembra essere ormai acquisito ma il Perugia ci crede fino alla fine. Gli umbri non si arrendono e al 94’ guadagnano un calcio di punizione dal limite: batte Puccinelli, in area si crea una mischia furibonda, ne viene a capo ancora una volta Puccinelli che crossa, stacca di testa Mandorlini e la palla batte imparabilmente Cordaz.

Si riprende il gioco, l’Acireale impegna Pinzan su calcio di punizione, il portiere dei biancorossi devia in angolo, ma non c’è tempo, l’arbitro decreta la fine delle ostilità, il Perugia conquista tre punti pesantissimi che lo riportano a ridosso delle prime, a soli due punti dalla Sangiovannese seconda in classifica.

In un match certamente non bello gli umbri di Patania, aiutati da un po’ di fortuna, mettono in cascina un altro successo, interrompendo l’imbattibilità di un’Acireale che oggi non ha fatto nulla per vincere la partita.

 

Luca Proietti Righi – redazione c1siamo.com